La luce del sole costituisce la principale fonte di vitamina D, che viene fabbricata all’interno della pelle in caso d’esposizione al sole. D’inverno il soleggiamento è troppo debole affinché la pelle possa sintetizzare vitamina D a sufficienza. Inoltre, la quantità di vitamina D accumulata durante l’estate non permette di coprire il fabbisogno fino alla fine dell’inverno. L’apporto di vitamina D può quindi non essere sufficiente durante questa stagione. Per di più, d’inverno alle nostre latitudini l’irraggiamento solare, che interviene nella sintesi della vitamina D, è troppo debole per fabbricare vitamina D a sufficienza, anche durante le giornate soleggiate in pianura e in montagna.

In estate, il sole è così forte che una breve esposizione alla luce solare è sufficiente per sintetizzare abbastanza vitamina D (20 minuti di esposizione al viso e mani). Il corpo può immagazzinare una certa quantità di vitamina D e usarlo successivamente (p. Es., In bassa vitamina D ottenuta dal cibo o quando la quantità di vitamina D prodotta dal corpo non è sufficiente significativo).

Protezione solare riduce la produzione di vitamina D. Una crema solare con un indice di 30 riduce la sintesi di oltre il 95%. Pelli scure richiedono un aumento del tempo di esposizione al sole tre a cinque volte.

Le raccomandazioni della COFA consigliano agli uomini e alle donne di più di 60 anni di assumere un supplemento di vitamina D di 800 UI al giorno. Col trascorrere degli anni, la sintesi della vitamina D nella pelle è sempre meno efficace. Inoltre, le persone anziane (soprattutto quelle molto anziane e quelle che necessitano di assistenza) tendono a stare meno spesso o meno a lungo all’aria aperta. Assumere un supplemento di vitamina D può garantire un apporto sufficiente, ossia una concentrazione sanguigna di 25(OH)D di almeno 50 nmol/l, nella maggior parte delle persone di 60 anni e oltre.

Alle donne incinte o che allattano si raccomanda di assumere giornalmente una dose di vitamina D di 600 UI sotto forma di integratore. Inoltre, le donne incinte o che allattano dovrebbero rimanere regolarmente all’aria aperta - osservando le raccomandazioni dell’UFSP in materia d’esposizione solare - e adottare un’alimentazione sana, equilibrata e variata, secondo la piramide alimentare svizzera.

Gli adulti che soffrono di carenza di vitamina D possono accusare i seguenti sintomi: dolori ossei o muscolari diffusi, debolezza muscolare, stanchezza generale. Una carenza (25(OH)D tra 25 e 49 nmol/l) espone a un rischio di degenerazione ossea come conseguenza di un rimodellamento osseo accresciuto. Un apporto di vitamina D inferiore alla concentrazione ottimale predispone all’osteoporosi (fragilità ossea) perché la diminuzione dell’assorbimento intestinale di calcio che deriva dalla carenza di vitamina D ostacola la fissazione del calcio nelle ossa.

Una forte pigmentazione della pelle significa un tasso di melanina più elevato. Questo comporta una riduzione dell’assorbimento da parte della pelle dell’irraggiamento solare, dunque una sintesi della vitamina D diminuita. Una forte pigmentazione della pelle significa un tasso di melanina più elevato. Questo comporta una riduzione dell’assorbimento da parte della pelle dell’irraggiamento solare, dunque una sintesi della vitamina D diminuita.

Chi porta il velo è sottoposto ad una minore esposizione al sole, dunque a un rischio più elevato di carenza di vitamina D Una forte pigmentazione della pelle significa un tasso di melanina più elevato. Questo comporta una riduzione dell’assorbimento da parte della pelle dell’irraggiamento solare, dunque una sintesi della vitamina D diminuita.

I pazienti in sovrappeso o obesi hanno dei livelli di vitamina D più bassi. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che la vitamina D si deposita nel tessuto grasso.

La carenza di vitamina D può influire sulla qualità degli allenamenti, causare ferite e incidere sulle prestazioni degli sportivi svizzeri (44 % dichiarano di praticare sport più di 3 ore/sett.).4 Quando gli sportivi invecchiano, i recettori della vitamina D diminuiscono, ciò causa un rischio supplementare di carenza5. Gli adulti che praticano un’attività sportiva e soffrono di carenza di vitamina D possono presentare i seguenti sintomi: dolori ossei o muscolari diffusi, debolezza muscolare, stanchezza generale…

Degli studi hanno inoltre dimostrato che la Vitamina D aumenta le prestazioni e migliora la capacità di recupero dopo lo sforzo.

L’alimentazione - a parte gli alimenti arricchiti, i complementi alimentari e i supplementi - fornisce solo una piccola quantità di vitamina D, visto che la maggior parte degli alimenti ne contiene solo in bassa concentrazione.

• Diabete
• Osteoporosi o osteomalacia conosciuta
• Malattie autoimmuni
• Patologia renale cronica
• Insufficienza epatica
• Cancro
• Organi trapiantati
• Iperparatiroidismo
• Sindrome da malassorbimento (patologia digestiva infiammatoria, mucoviscidosi)

Queste malattie sono un fattore di rischio di carenza di vitamina D

• Antiepilettici
• Corticosteroidi
• Antiretrovirali
• Anti-fungini
• Iperico

Questi medicamenti possono causare una carenza di vitamina D.